Michele Mancin chiude nel miglior modo possibile la propria stagione agonistica 2018, andando a cogliere un risultato di assoluto prestigio in occasione della Rijeka Rally Ronde, tenutasi lo scorso fine settimana sul circuito croato.
Il pilota di Rivà, archiviata la vittoria nel Trofeo Italiano Velocità Montagna, ha così posto la classica ciliegina sulla torta, raddrizzando una stagione che aveva preso una brutta piega.
In una trasferta organizzata a tempo di record il portacolori della scuderia Mach 3 Sport, al volante della Citroen Saxo gruppo A curata da Assoclub Motorsport, ha concluso con il secondo posto di classe A6 ed il sesto nella generale.
Un risultato notevole, condiviso con il clodiense Nicola Doria alle note, che rilancia le quotazioni del polesano mentre il nuovo anno inizia a bussare alla porta.
“Avevamo già partecipato ad altri eventi di questo tipo” – racconta Mancin – “ma non eravamo mai stati presenti qui sul circuito di Rijeka. Assieme a Nicola ci è venuta in mente questa idea, all’ultimo minuto, e siamo riusciti a mettere in piedi questa trasferta. Una sorta di avventura, come ai vecchi tempi. Siamo stati equipaggio ed assistenza allo stesso tempo. Di questo devo ringraziare, di cuore, Nicola che si è fatto in quattro nel weekend. Il tracciato del circuito si è rivelato molto bello, con vari tratti collinari che rendevano il tutto molto interessante. È stata un’esperienza molto particolare, conclusa con un ottimo risultato. Il giusto regalo per Natale.”
Pioggia battente e forte vento caratterizzavano la prima frazione di gara, quella del Sabato, con tre prove speciali in programma.
In condizioni meteo così difficili Mancin riusciva a staccare un buon nono tempo assoluto, su crono di apertura, al quale aggiungeva un quinto ed un altro nono in chiusura di giornata.
La classifica provvisoria lo vedeva quindi al quinto assoluto ed al secondo di classe A6.
“La prima giornata di gara è stata tremenda per il maltempo” – sottolinea Mancin – “e, per rendere l’idea, non abbiamo nemmeno aperto la tenda di assistenza perchè, dal vento che tirava, sarebbe volata via in un attimo. In questa situazione abbiamo comunque preso confidenza con il percorso, riuscendo a stare al passo con i migliori. È andata bene così.”
Al risveglio domenicale il polesano ritrovava il tracciato croato quasi asciutto ma, una noia tecnica, ne rallentava il passo ed il cronometro sanciva il tredicesimo assoluto in apertura.
Un fuori programma sulla successiva, un’uscita di pista senza conseguenze, lo allontanava dal vertice prima del favoloso terzo tempo assoluto firmato sull’atto conclusivo.
“La seconda giornata è andata a fasi alterne” – conclude Mancin – “perchè abbiamo accusato un calo di potenza sulla prima e siamo usciti sul prato, di quarta piena, sulla seconda. Sull’ultima, ad inseguimento, siamo andati forte. Grazie a tutti ed arrivederci al prossimo anno.”