Il primo round della Coppa Italia Rally 2017, valido per la seconda zona, ha visto Michele Mancin trovarsi di fronte ad un duro banco di prova.
Il Rally dei Laghi targato 2017, che quest’anno festeggiava la ventiseiesima edizione, ha portato in dote al portacolori di Mach 3 Sport un’esperienza molto formativa, assieme all’ottava piazza in gruppo A e al primato in K10, che sicuramente tornerà utile nel proseguimento della stagione.
Un’autentica corsa contro il tempo ha caratterizzato la vigilia dell’evento con il pilota di Rivà, affiancato dal polesano Michele Barison, che si è presentato ai nastri di partenza, in quel di Caravate, con tanta umiltà e voglia di muovere i primi passi in un ambiente, quello del rallysmo, conosciuto negli anni passati in occasioni spot.
La Citroen Saxo gruppo A scende dalla pedana nel pomeriggio di Sabato per affrontare le prime due speciali con Mancin che si dichiara soddisfatto della prima presa di contatto.
“Nelle prime due prove del Sabato tutto sembrava filare liscio” – racconta Mancin – “infatti, sia io che Michele, eravamo appagati dal trentunesimo posto assoluto, a ridosso dei migliori dieci del gruppo A. Vedendo il parco partenti della vigilia, con vetture e piloti di prim’ordine, potevamo tranquillamente considerarci in linea con i nostri obiettivi.”
Il vero calvario dell’equipaggio polesano coincide con l’inizio della seconda frazione di gara, la Domenica seguente, assieme all’arrivo della pioggia.
Il ruolino di marcia della dea bendata contro Mancin parte con problemi alle coperture, inadatte per il fondo viscido, per poi aggiungere, quasi contemporaneamente, un guasto al cavo della frizione, che si protrarrà sino a metà giornata.
Come se il conto non fosse già salato arrivano problemi di pescaggio benzina, in quanto una delle pompe non aveva sufficiente pressione.
Se a questo aggiungiamo le incognite dovute ad un setup del tutto inedito, la Saxo era all’esordio in un rally vero dopo la fugace apparizione al Dolomiti Rally Day 2016, ecco come è facile capire quanto l’aver visto la pedana di arrivo sia stata una vittoria.
“La Domenica è stata una giornata davvero dura” – aggiunge Mancin – “perchè già avevamo un assetto del tutto nuovo per noi, un’incognita per chi come me ha fatto anni e anni di salite, e poi tutti i problemi che si sono condensati nelle varie prove speciali ci hanno messo a dura prova. Non ero abituato ai ritmi di un rally vero, con le service area che hanno tempi ridotti per poter operare sulla vettura. La tensione sale a livelli altissimi. Situazioni completamente diverse a quelle alle quali ero abituato in salita. Essere arrivati al traguardo è una soddisfazione impagabile perchè non abbiamo mai mollato, credendoci sempre. Il Laghi è stupendo, complimenti all’organizzazione. La chicca dell’arrivo ai giardini estensi, in centro a Varese, è una cornice davvero speciale. Grazie a Michele, che si è rivelato determinante nelle situazioni più delicate, e a tutto lo staff di Mach 3 Sport perchè abbiamo lavorato davvero tanto.”