Michele Mancin, all’esordio nel Campionato Italiano Velocità Montagna, rientra dalla quarantesima edizione della Cronoscalata Vittorio Veneto – Cansiglio con la vittoria nella classe A1600 e con il terzo posto assoluto nel gruppo A dietro a due nomi pesanti, abituali protagonisti del campionato, come Rudi Bicciato (Mitsubishi Lancer in classe A3000+) e “Romy” (Honda Civic Type R in classe A2000) dotati di mezzi ben più potenti.
“Per essere l’esordio nel CIVM non potevo chiedere di meglio” – racconta Mancin – “ed il risultato ottenuto specialmente nella classifica del gruppo A è una grossa iniezione di fiducia perché mi fa capire che ho le carte in regola per ben figurare.”
Ad elevare la caratura della prestazione di Mancin in terra trevigiana ci ha pensato il maltempo che, con una pioggia incessante, ha reso la vita ancor più dura per entrambe le manche di gara.
“Dopo aver disputato le prove sull’asciutto, nella notte prima della gara, il meteo ha deciso di farla da padrone” – aggiunge Mancin – “e in entrambe le manche mi sono ritrovato ad affrontare l’incognita del fondo viscido dato che non avevo mai portato la Citroen Saxo in queste condizioni. Grazie però al sapiente lavoro del mio team siamo riusciti a trovare il giusto compromesso tra l’assetto e le gomme e ho potuto quindi spingere al meglio durante la gara dato che la vettura mi dava sensazioni estremamente positive.”
Tanti spunti positivi emergono dalla trasferta in terra trevigiana come la vittoria nel duello personale con Ghirardo, avversario diretto di tutta la stagione passata.
“Ho lottato con Ghirardo per tutta la stagione 2011” – sottolinea Mancin – “ed essere riuscito a vincere lo scontro diretto con colui che è stato il mio maggior rivale l’anno scorso è motivo di grande soddisfazione. Se poi aggiungiamo sulla bilancia il fatto che qui a Vittorio Veneto giocava in casa ed era considerato il superfavorito della vigilia il fatto di essere riuscito a primeggiare assume un sapore ancora più gustoso.”
Alla vittoria in classe A1600 e al terzo di gruppo A si va ad aggiungere la ciliegina sulla torta della sedicesima posizione della classifica assoluta dove l’alfiere della Mach 3 Sport è riuscito a mettere in riga piloti dotati di mezzi superiori che, sul fondo reso viscido dalla pioggia, avevano sulla carta una marcia in più del rodigino.